Ben trovati, speriamo che la lettura di questo giovane blog, possa essere un momento piacevole e perché no di riflessione.
Buona lettura.....

venerdì 12 marzo 2010

Adele H., una storia d'amore

Titolo originale: L'Histoire d'Adèle H.
Film del: 1975
Genere: Drammatico 

Durata: 96 minuti

Sembra siano stati l’incontro del regista francese con Isabelle Adjani e il ritrovamento delle partiture inedite di Maurice Jaubert all’origine della messa in lavorazione dell’opera cinematografica, forse la più sofferta di François Truffaut. Lui stesso scrisse “... tutti conoscono Léopoldine Hugo, morta annegata nel 1843, alla quale il padre aveva dedicato tante poesie, e nessuno conosce Adèle. Facendo questo film ho avuto l'impressione di farle finalmente prendere una rivincita su Léopoldine; sfortunatamente troppo tardi, perché penso che Adèle abbia sofferto terribilmente per essere stata la meno amata”. 
La sceneggiatura trae spunto dalla biografia della figlia del romanziere ottocentesco Victor Hugo scritta dalla studiosa americana Frances Vernon Guille sulla base del diario di Adèle. Truffaut utilizzò quelle pagine solo in parte, escludendo alcuni capitoli per rendere la storia ancora più intensa.

Il calvario romantico della protagonista è al centro di tutto il melodramma, in primo piano così come il bellissimo volto della Adjani che Truffaut ha voluto ritrarre nelle diverse sfumature e nei differenti toni di luce. Il film è girato prevalentemente in penombra e vi si respira un’aria cupa, pervasa di un sepolcrale silenzio nel quale la giovane si muove nel disperato tentativo di riconquistare l’amato. La sua sofferenza ha origine sin dalle prime battute. Cresce, viene alimentata dall’indifferenza dell’ufficiale inglese con il quale lei ha una breve relazione prima di essere abbandonata dopo la seduzione e la promessa di un matrimonio.

Tutto il film è basato sulla straziante ricerca di una propria identità da parte di Adèle: viene respinta prima dal padre, al quale lei continua a dedicare i suoi pensieri e le sue bugie nei propri scritti, poi dal fatuo ufficiale britannico. Questa sorta di abbandono porterà Adèle a distaccarsi da entrambi rifugiandosi in una profonda solitudine che la condurrà lentamente alla follia. Un cammino all’interno di un sentimento ossessivo e straziante che ne deforma l’immagine, la priva del proprio cuore e della propria anima fino alla dissoluzione del proprio corpo.
(Laura Castaldi)

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