mercoledì 3 marzo 2010
Roberto Peci
Roberto Peci, terrorista italiano delle Brigate Rosse, fu rapito ed ucciso dai suoi stessi compagni, dopo l'arresto ed il pentimento del ben più noto fratello Patrizio Peci che era stato uno dei principali latitanti delle Brigate Rosse.
Patrizio fu catturato il 20 febbraio 1980 in una operazione dei carabinieri del Generale Dalla Chiesa. La sua cattura fu considerata la sesta "grossa operazione" contro gli esponenti delle B.R. dopo il rapimento di Aldo Moro.
Roberto, accusato di tradimento, fu attirato in una trappola dalle B.R dal suo posto di lavoro; fu quindi rapito e sottoposto a diversi interrogatori. Uno di questi fu registrato e inviato agli organi di stampa. Fu ucciso il 3 agosto 1981 con undici colpi di arma da fuoco, in un casolare abbandonato a Roma. L'esecuzione è stata documentata da foto scattate dagli stessi esecutori.
Il rapimento e l'uccisione di Roberto escono dalle "regole delle Brigate Rosse", infatti le metodiche utilizzate sono state definite di chiaro "stampo mafioso".
A tal proposito si pensa che il tradimento imputato a Roberto sia stato soltanto un pretesto per mascherare il vero motivo del rapimento; ovvero quello di colpire il fratello Patrizio che stava collaborando con la giustizia.
L'infame e suo fratello
Guarda l'interrogatorio
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